Martedì 17 ottobre scorso, presso la sede di Via San Salvi in Firenze, si è tenuto un incontro, richiesto da FP CGIL E UIL FPL, tra la parte datoriale, le OOSS scriventi e la RSU per chiarire i termini della Riorganizzazione che è stata posta in essere presso i magazzini e che ha introdotto le figure di capiturno e capisquadra, suscitando polemiche e malumore tra gli addetti.
Il Capo Dipartimento ha illustrato le ragioni di tale scelta ed ha rappresentato le motivazioni che lo hanno spinto verso questa decisione ritenendo le figure introdotte necessarie in un'articolazione complessa come quella in essere presso il magazzino, per facilitare il lavoro dei colleghi.
Il Capo Dipartimento ha dichiarato che si tratta di una fase sperimentale, che l'assetto attuale deve ritenersi temporaneo, che sarà prevista una rotazione e che nessuno deve sentirsi escluso dalla possibilità di crescere professionalmente.
Da parte nostra abbiamo messo in evidenza una serie di errori nel metodo, ma anche di sostanza.
In primis, se vi erano impegni nel recente passato a procedere su questo terreno condividendo scelte e procedure con le rappresentanze sindacali, dobbiamo verificare con rammarico che ciò non è stato fatto.
Inoltre un percorso che debba individuare figure nuove nel processo organizzativo, tra dipendenti con il medesimo inquadramento, deve coinvolgere tutto il personale chiarendo i termini dell'incarico, le funzioni, i criteri adottati per operare la scelta in modo trasparente.
Infine se si tratta di progetto, così come è stato riferito, è improprio procedere unilateralmente se poi si pensa di utilizzare le risorse del fondo che notoriamente sono oggetto di contrattazione con le OO.SS. e la RSU.
Insomma tutti i rappresentanti presenti hanno sottolineato le anomalie di un modus operandi che non è quello migliore sia sotto il profilo delle relazioni sindacali, ma anche sotto l'aspetto del merito,in particolare quello organizzativo poichè si introducono nuove figure operative senza chiarire adeguatamente compiti e mansioni.
A questo proposito, poichè non si è voluto utilizzare l'istituto delle mansioni superiori, possiamo escludere compiti di gestione del personale ( quindi per le ferie e quant'altro riguardi lo status di dipendente si continuerà a fare riferimento alle figure sovraordinate già esistenti ) ma anche per quello che concerne i compiti operativi. A tal fine vorremmo conoscere meglio i dettagli del progetto e capire bene come è stato concepito e come si articola per meglio rispondere alle domande legittime dei nostri iscritti e dei lavoratori del settore.
Riteniamo che Estar abbia compreso le ragioni che stanno alla base delle nostre osservazioni, e siamo convinti che certe situazioni non avranno più motivo di ripresentarsi in futuro tanto più che esse generano solo confusione e non sono propedeutiche ad una migliore funzionalità della macchina organizzativa.
Rimaniamo in attesa della documentazione relativa al progetto anche perchè trattandosi di risorse del fondo è necessario che la RSU in primis disponga delle informazioni utili per conoscere l'impianto che giustifichi tale utilizzo.
FP CGIL TOSCANA UIL FPL TOSCANA
Giovanni Iorio Fabrizio Grassi Gianpiero Starnino
23 ottobre 2017
Magazzini Area Vasta ESTAR: COMUNICATO SINDACALE FP CGIL UIL FPL TOSCANA RSU ESTAR
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